
A Milano il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni a -1,43% a quota 21.268 punti, il Ftse All Share ha perso l’1,44% a quota 21.716. Male anche Parigi (-1,38%), Londra (-1,08%) e Francoforte (-2,44%).

A Milano il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni a -1,43% a quota 21.268 punti, il Ftse All Share ha perso l’1,44% a quota 21.716. Male anche Parigi (-1,38%), Londra (-1,08%) e Francoforte (-2,44%).

Nel rapporto, in particolare, si legge che l’organizzazione prevede che nel 2010 la domanda sarà di 27,97 milioni di barili al giorno, ossia in calo di 480.000 barili rispetto al 2009. In quest’ultimo rapporto, quindi, le stime prevedono un ulteriore taglio visto che le precedenti previsioni parlavano di un calo di 380.000 barili rispetto al 2009.

Ad essere colpite sono state non solo agenzie minoritarie ma anche i colossi del settore, come Adecco che ha chiuso il secondo trimestre del 2009 con una perdita di 147 milioni di euro, un risultato disastroso se paragonato a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno quando aveva registrato un utile di 212 milioni di euro.

Carta Je@ns è una carta ricaricabile che può avere come titolare anche una persona che non ha ancora raggiunto la maggiore età , non prevede alcun canone mensile e può essere ricaricata fino ad un massino di 2.500,00 euro.
La quota di mercato del gruppo è salita a 25,5%, dal 24,6% del mese precedente. Volkswagen è rimasta in vetta alla classifica di immatricolazioni, ma è ormai incalzata dalla Fiat, il gruppo tedesco ha venduto circa 1.200 auto in più di Fiat (VW 59.016, Fiat 57.772).

L’inizio della vicenda risale ai primi di luglio quando sono stati arrestati quattro dipendenti di Rio Tinto, tre di nazionalità cinese e uno australiano. L’arresto è seguito all’accusa di corruzione e di furto di alcuni segreti di stato, il tutto avvenuto nel corso di una negoziazione relativa ad alcuni contratti su minerali ferrosi.

A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso la giornata di lunedì in rialzo dello 0,81% a quota 21,576 punti mentre il Ftse All Share ha segnato +0,71% a 22.033 punti. Parigi -0,47%, Londra -0,19% e Francoforte -0,74%.

L’adesione da parte di Intesa Sanpaolo è avvenuta stamattina attraverso la sottoscrizione dell’accordo da parte di Enrico Salza, presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, e Francesco Miceli, direttore della Banca dei Territori.

La banca, infatti, ricordiamo, è detenuta al 43% dal governo e secondo quanto riportato dal giornale inglese starebbe studiando una strategia per ridurre questa percentuale, intenzione che deriva soprattutto dal fatto che il programma governativo messo in atto per salvare le banche dagli effetti della crisi è considerato da Lloyds Banking Group troppo costoso, senza considerare l’eccessivo potere che conferisce al governo.

Ma non è tutto. L’acquisto di una quota del 40% da parte di Eni, infatti, rientra nell’ambito di un’operazione che include l’acquisto del 40% della licenza di Eni “Frontier Exploration Licence 1/99” da parte di ExxonMobil, Providence e Sosina, partner minoritaria nell’ambito delle licenza Daiquin.

Per questo Deutsche Bank ha pensato bene di creare Conto db Partner Studenti, un conto corrente dedicato agli studenti universitari e che ha tra le sue caratteristiche peculiari costi ridotti e comodi vantaggi.

Il titolo Opel questa mattina perdeva lo 0,12% a quota 8,27 euro, dopo lo scivolone complessivo del settore auto di venerdì scorso, in seguito al crollo del titolo Peugeot, secondo costruttore europeo di auto, dopo le brutte notizie portate da Standard & Poor’s che ha tagliato il rating sul debito a junk con outlook negativo.

Quest’avvio negativo è dovuto soprattutto alla volontà di molti investitori di realizzare qualche guadagno in seguito a quattro settimane ottime, infatti ora le borse sono ai massimi da nove mesi a questa parte.

Comunque il dipartimento del Lavoro USA ha fatto sapere che i tagli sono proseguiti in molti settori anche a luglio, dall’inizio della recessione la cui data si fissa a dicembre 2007 in America sono stati persi 6,7 milioni di posti di lavoro. Nel mese di luglio l’industria ha perso 128mila posti di lavoro (223mila a giugno) e i servizi 119mila (220mila a giugno).