Dividendo Mediobanca esercizio 2010/2011 a 17 centesimi

Mediobanca ha archiviato l’esercizio 2010/2011, chiuso il 30 giugno scorso, con un utile netto pari a 369 milioni di euro, in calo rispetto ai 401 milioni realizzati nell’esercizio precedente. L’utile netto calcolato al netto delle poste non ricorrenti è risultato pari a 238 milioni di euro.

Se si considera solo l’ultimo trimestre sono state invece registrate perdite per 50,3 milioni di euro, un dato in netto peggioramento rispetto all’utile di 46,4 milioni realizzato nello stesso periodo dello scorso anno.

Titolo Fiat bocciato da Moody’s

Moody’s ha comunicato di aver tagliato il rating sul titolo Fiat portandolo a “Ba2” dal precedente “Ba1”, esprimendo al contempo outlook negativo.

Alla fine di aprile, ricordiamo, l’agenzia di rating aveva messo Fiat sotto osservazione per un possibile downgrade dopo la decisione della casa automobilistica torinese di aumentare la partecipazione in Chrysler di un ulteriore 16%, portandola quindi al 46%. In tale occasione l’agenzia di rating aveva inoltre informato che la revisione si sarebbe concentrata soprattutto sulla potenziale esposizione di Fiat verso Chrysler, considerata più debole sul fronte del credito.

Copertura titolo Prysmian avviata da Ing

La banca olandese Ing ha avviato la copertura sul titolo Prysmian fissando rating “sell” e target price a 9 euro. Nella nota mediante la quale ha annunciato il suo giudizio sul titolo Prysmian, la banca d’affari ha spiegato di aver espresso una valutazione sostanzialmente negativa alla luce del fatto che la società italiana risentirà non poco della recessione economica in quanto il 50% circa dei ricavi e il 30% circa dell’Ebit sono generati dalle attività di cavi industriali e delle costruzioni, dove il pricing è un rischio cruciale in caso di rallentamento dell’economia.

Le banche centrali spingono i mercati al rialzo

Grazie all’intervento congiunto delle principali banche centrali mondiali, i mercati finanziari ieri hanno fatto registrare la terza giornata consecutiva di rialzi. Oltre al supporto delle banche centrali per gli istituti di credito sono arrivate anche dichiarazioni positive dalla Germania sulla situazione della Grecia.

La Banca centrale europea, la Federal Reserve, la Bank of England, la Bank of Japan e la Swiss National Bank hanno previsto operazioni di immissione di liquidità in dollari con scadenza a 3 mesi per coprire il periodo fino al termine del 2012. Sostanzialmente si tratterà di aste di rifinanziamento in cambio di collaterale, a tasso fisso con assegnazione completa.

Target price Enel tagliato da Ubs

Gli analisti di Ubs hanno comunicato di aver tagliato il target price sul titolo Enel portandolo a 3,6 euro da 4,85 euro, una decisione presa alla luce dell’impatto sull’utile per azione che si stima avrà l’estensione della cosiddetta Robin tax alle aziende del settore energetico in base a quanto previsto dal nuovo testo della manovra finanziaria 2011-2014.

Nonostante il taglio del target price, tuttavia, la valutazione complessiva degli analisti della banca svizzera continua ad essere positiva, dal momento che è stato ribadito rating “buy” sul titolo.

Acquisto azioni Geox consigliato da Citigroup

A Piazza Affari il titolo Geox segna un rialzo di quasi otto punti percentuali a 2,962 euro, una performance sorprendente in una giornata caratterizzata da pesanti cali che è stata ricondotta in larga parte alla valutazione positiva arrivata dagli analisti di Citigroup.

La banca d’affari statunitense ha infatti comunicato questa mattina di aver alzato la raccomandazione su Geox portandola da “sell” a “buy” e il target sul prezzo a 3,6 euro.

Titolo Bpm in calo per rumors rinvio aumento di capitale

A Piazza Affari il titolo Banca Popolare di Milano segna una flessione di oltre quattro punti percentuali a 1,247 euro, una performance negativa ricondotta in larga parte alle indiscrezioni pubblicate stamane da alcuni quotidiani e che parlano di un possibile slittamento dell’aumento di capitale fissato per la seconda metà di settembre 2011.

Secondo i rumors, in particolare, ad esercitare pressioni per far slittare l’operazione di aumento di capitale sarebbe il consorzio di garanzia guidato da Mediobanca, preoccupato per le avverse condizioni di mercato che potrebbero pregiudicare la buona riuscita dell’operazione.

Copertura titolo Salvatore Ferragamo avviata da Mediobanca

Mediobanca ha avviato la copertura sul titolo Salvatore Ferragamo fissando rating “neutral” e target price a 13,45 euro. La banca d’affari ha spiegato che il titolo della società fiorentina attiva nel settore del lusso presenta un ampio potenziale di rialzo, tuttavia preferisce esprimere rating “neutral” anziché “buy” alla luce del difficile contesto economico e della forte instabilità dei mercati finanziari, circostanze che potrebbero compromettere l’andamento del titolo.

Alla difficile situazione economica bisogna poi aggiungere l’ottima performance registrata dalla quotazione dopo l’Ipo e che toglie spazio ad una raccomandazione più convincente sul titolo.

Titolo Eni promosso da Unicredit

Gli analisti di Unicredit hanno comunicato di aver alzato la raccomandazione sul titolo Eni portandola da “hold” a “buy”, confermando al contempo target price a 18 euro.

La decisione presa dagli esperti della banca italiana si basa sulla performance negativa registrata dal titolo nel corso delle ultime settimane, in particolare la quotazione Eni ha perso nel corso degli ultimi mesi il 14% sottoperformando il settore, per cui Unicredit ritiene che eventuali fattori penalizzanti siano già scontati nell’attuale valutazione del titolo.

Intesa Sanpaolo e Unicredit bocciate da Intermonte

Gli analisti di Intermonte hanno comunicato di aver rivisto al ribasso la loro valutazione su due importanti titoli del comparto bancario italiano: Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Per quanto riguarda Intesa Sanpaolo, in particolare, il broker ha fatto sapere di aver tagliato il rating portandolo da “outperform” a “neutral” e il target price da 1,6 a 1,25 euro. Le motivazioni del downgrade, ha spiegato la banca d’affari, hanno a che fare con la riduzione delle stime per il periodo 2011-2012 rispettivamente del 3% e del 13% per via degli accantonamenti e di una consistente riduzione del fatturato.

Titolo Generali Assicurazioni sottovalutato dal mercato

Il presidente di Generali Assicurazioni, Gabriele Galateri di Genola, nel corso del suo intervento a margine del convegno Ambrosetti “The European House”, ha spiegato ai giornalisti presenti che a suo avviso il titolo Generali al momento è sottovalutato dal mercato, aggiungendo che la speranza del gruppo è che si verifichi un cambiamento una volta che saranno varate le misure di bilancio.

A Piazza Affari poco dopo le 15:30 di questo pomeriggio il titolo Generali Assicurazioni registra una flessione del 4,45% a 12,03 euro.

Finmeccanica nessuna modifica ai contratti in Libia

A Piazza Affari il titolo Finmeccanica cede oltre due punti percentuali a 5,075 euro, non sono quindi servite a risollevare l’andamento del titolo le rassicurazioni arrivate dal presidente Pier Francesco Guarguaglini, che nel corso del suo intervento a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio ha spiegato che con ogni probabilità i contratti siglati in Libia non saranno rinegoziati.

Titolo Astaldi in rialzo per nuovo contratto in Polonia

Il titolo Astaldi segna nel pomeriggio un rialzo dello 0,32% a 4,4 euro sulla scia del comunicato diffuso poche ore fa e mediante il quale la società ha fatto sapere di essersi aggiudicata un nuovo contratto del valore complessivo di 350 milioni di euro avente ad oggetto la realizzazione della Fase II del progetto di ammodernamento della linea ferroviaria Varsavia-Lodz e della stazione ferroviaria sotterranea di Lodz Fabryczna, in Polonia.

Il contratto prevede che Astaldi debba occuparsi sia della progettazione che della realizzazione delle opere necessarie per l’ammodernamento delle linee ferroviarie.

Titolo Fiat bocciato da Citigroup e Bernstein

A Piazza Affari il titolo Fiat cede oltre quattro punti percentuali sulla scia della valutazione positiva arrivata dagli analisti di Ctigroup e Bernstein.

I primi, in particolare, hanno comunicato poche ore fa di aver tagliato il rating sul titolo della casa automobilistica torinese portandolo a “hold” dal precedente “buy” e il target price a 4,5 euro per azione, una decisione presa in seguito alla revisione al ribasso delle stime di Chrysler per il prossimo anno.