
Morgan Stanley è convinta che la fiducia degli investitori sugli utili di Peugeot aumenterà nei prossimi mesi soprattutto a seguito di un positivo andamento dei ricavi, incentivati anche dal Salone di Parigi.

Morgan Stanley è convinta che la fiducia degli investitori sugli utili di Peugeot aumenterà nei prossimi mesi soprattutto a seguito di un positivo andamento dei ricavi, incentivati anche dal Salone di Parigi.

La banca d’affari, infatti, ha comunicato di aver tagliato il rating su Nokia da “hold” a “sell” ed il target sul prezzo da 7,10 a 6,10 euro. La decisione deriva dalla convinzione di Citigroup che l’attuale quotazione di Nokia non sia coerente con quelle che sono le sue reali prospettive di crescita, ritenute alquanto deboli.

Secondo le stime definitive di Istat, in particolare, emerge che l’indice Nic dei prezzi al consumo è salito nel mese appena trascorso dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell’1,6% su base annua. A luglio, infatti, l’indice dei prezzi al consumo era cresciuto dello 0,4% in termini congiunturali e dell’1,7% in termini tendenziali.

Lo stesso ministro, tuttavia, non ha fornito ulteriori precisazioni sulla quantità di yen venduti, secondo il quotidiano Nikkei la cifra si aggirerebbe intorno ai 200-300 miliardi di yen, pari a circa 1,8-2,8 miliardi di euro.

Secondo quanto rilevato da Nielsen nei primi sette mesi dell’anno il mercato ha registrato una crescita del 4,9%, per un fatturato complessivo che supera i cinque miliardi di euro.

La decisione dell’agenzia di rating deriva soprattutto dalla convinzione che Eni non riuscirà entro breve a recuperare le perdite accumulate nel corso del periodo più difficile della crisi economica, durante il quale il colosso energetico ha visto lievitare il proprio debito a causa di un generale rallentamento dell’attività che ha causato una riduzione dei profitti.

Secondo le previsioni della società olandese, nel periodo in questione il margine Ebita dovrebbe attestarsi tra il 10% ed il 13%, mentre l’utile per azione dovrebbe registrare una crescita due volte superiore a quella delle vendite.

Tuttavia, anche in questo caso il consiglio degli esperti è sempre lo stesso, ossia diversificare il proprio portafoglio in modo tale da rischiare nella speranza di ottenere rendimenti più elevati ma al tempo stesso assicurarsi dei profitti bassi ma certi.

Dopo la sua approvazione bisognerà attendere il primo gennaio 2013 per l’entrata in vigore delle nuove regole, anche se alle banche sarà comunque concesso un periodo di transizione per adeguarsi (fino al 2019), in modo tale da evitare che ne risenta il sistema creditizio posto a sostegno dell’attività economica.

Secondo gli esperti, in particolare, i pessimisti, ossia coloro che temono una nuova recessione e che considerano fondato il pericolo di un’imminente deflazione dovrebbero puntare a settori che risentono poco dell’evoluzione del ciclo economico, come i beni di largo consumo, le utilities e i farmaceutici (es. Snam Rete Gas, Soris, Telecom Italia, Terna e Danone).

Secondo un’indagine condotta da CorrierEconomia la risposta è no, o meglio, occore prestare maggiore attenzione. Contrariamente a quelle che sono le apparenze, infatti, le carte prepagate possono avere un costo piuttosto elevato, soprattutto se si considerano i servizi offerti.

Ebbene, a pochi giorni dal secondo anniversario del fallimento di Lehman Brothers si tirano le somme, perchè se è vero che alcuni colossi non hanno saputo reggere è anche vero che esistono aziende che sono inaspettatamente riuscite a sopravvivere senza neanche troppe difficoltà .

La casa automobilistica tedesca, in particolare, ha beneficiato della forte crescita della domanda di automobili in Cina e della ripresa del mercato dell’auto negli Stati Uniti. Se si considerano i primi otto mesi del 2010 le vendite di Volkswagen risultano in crescita del 13,4% a 4,7 milioni di veicoli.

E’ di poche ore fa, infatti, la notizia che Stephen Elop, conosciuto per essere il responsabile della divisione Business di Microsoft, a partire dal 21 settembre sarà il nuovo presidente e amministratore delegato del colosso della telefonia mobile, prendendo così il posto di Olli-Pekka Kallasvuo.