Unicredit bond senior da 750 milioni cedola 3,375%

Anche oggi il titolo Unicredit è in forte rialzo a Piazza Affari, facendo nettamente meglio del mercato di riferimento. Le azioni della banca di Piazza Cordusio mostrano un progresso del 2,13% a 3,832 euro, ma il titolo ha toccato un massimo intraday a 3,85 euro. Si tratta del livello più alto dallo scorso metà settembre. Intanto, la banca milanese ha lanciato un nuovo bond senior dal controvalore complessivo di 750 milioni di euro. La scadenza è quinquennale (gennaio 2018), mentre la cedola annua è del 3,375%.

Banco Desio cede partecipazioni assicurative

Il Banco Desio, quotato in Borsa a Piazza Affari, ha siglato con il Gruppo Helvetia degli importanti accordi nel ramo vita ed in quello dei danni che permetteranno all’istituto di credito di focalizzare la propria attività a livello commerciale nella distribuzione di prodotti assicurativi.

Nel dettaglio, nel ramo vita, Banco Desio ha ceduto il 30% del capitale di Chiara Vita ad Helvetia per un corrispettivo pari a 22,5 milioni di euro che saranno pagati al closing dell’operazione previsto entro la fine del corrente anno.

Ristrutturazione debiti TAS omologata

L’accordo di ristrutturazione dei debiti della società TAS S.p.A., quotata in Borsa a Piazza Affari, è stato omologato dal Tribunale competente. A darne notizia è stata proprio la società operante nel settore del software per il sistema bancario nel ricordare come l’accordo di ristrutturazione dei debiti fosse già stato sottoscritto dal ceto bancario.

Gli Istituti firmatari, ovverosia i creditori finanziari della società TAS S.p.A., sono i seguenti: Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., la Banca Popolare di Milano Soc. Coop. a r.l., UniCredit S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Banco Popolare Soc. Coop., la Cassa di Risparmio di Bologna S.p.A. ed il Gruppo Intesa Sanpaolo S.p.A..

Banca Popolare di Spoleto prima semestrale 2012

Sono cresciuti nel primo semestre del 2012 gli impieghi della Banca Popolare di Spoleto, Istituto di credito quotato in Borsa a Piazza Affari. Nel dettaglio, al 30 giugno del 2012 gli impieghi sono cresciuti del 10,7% a 2,9 miliardi di euro rispetto al dato al 31 dicembre del 2011 a fronte di una raccolta complessiva, sempre nel confronto con lo stesso periodo, che è aumentata del 5,8% a 4,09 miliardi per effetto del +10,6% della raccolta indiretta, e del +3,1% per quel che riguarda la raccolta diretta spinta in alto in particolare dall’apporto fornito dalla clientela privata.

A fronte di un margine di interesse in crescita del 6,8% a 39,03 milioni di euro rispetto al dato al 30 giugno del 2011, il semestre è stato chiuso dalla Banca Popolare di Spoleto con un utile netto di periodo in contrazione anno su anno dell’8,2% a 1,47 milioni di euro. Il tutto a fronte di coefficienti patrimoniali caratterizzati a fine semestre da un tier 1 al 7,52% e da un total capital ratio all’8,89%.

Commissioni bancarie eliminate dal decreto liberalizzazioni

In un periodo caratterizzato da uno sforzo collettivo di governo, banche e imprese volto ad individuare possibili soluzioni capaci di allentare la stretta creditizia e consentire alle famiglie e alle imprese di avere un più facile accesso a prestiti di vario tipo, appare decisamente controcorrente l’emendamento del decreto sulle liberalizzazioni che sancisce la nullità di tutte le clausole, comunque denominate, che prevedono commissioni a favore delle banche a fronte della concessione di linee di credito, della loro messa a disposizione, del loro mantenimento e del loro utilizzo anche in caso di sconfinamento del limite del fido.

Merkel-Sarkozy accordo per ricapitalizzare banche

Il vertice di ieri a Berlino tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha portato ad una posizione comune dei due paesi, che si sono detti pronti a ricapitalizzare le banche.

Nel corso della conferenza stampa congiunta, Sarkozy e Merkel hanno detto che Francia e Germania hanno posizioni assolutamente allineate su tutti gli aspetti della crisi, dicendo inoltre che entrambi i paesi sono pronti alla ricapitalizzazione delle banche europee.

Conto Arancio Ing Direct tasso nuovi clienti

Chi, in alternativa al rischio azionario, è alla ricerca di porti più sicuri e meno volatili, di norma punta sui prodotti di liquidità, dai pronti contro termine ai buoni fruttiferi postali, e passando per i libretti di risparmio ed i certificati di deposito.

Ma ci sono anche i conti di deposito remunerati, che rispetto solo a qualche settimana fa rendono ora di più in Italia per effetto del rialzo dei tassi di mercato, a partire da quelli dei titoli di Stato. E così Ing Direct, pioniere proprio nel settore dei conti di deposito con il prodotto Conto Arancio, ha rivisto al rialzo il tasso offerto, con vincolo a dodici mesi, per i nuovi clienti.

Titoli settore bancario bocciati da Morgan Stanley

Per l’economia e per la finanza italiana, purtroppo, parrebbe non esserci alcuna tregua. Stoxx Limited, infatti, avrebbe annunciato, non più tardi di ieri pomeriggio, che le due principali banche italiane (per capitalizzazione, numero di sportelli e negatività agli stress test bancari), ovvero sia Intesa Sanpaolo e Unicredit, verranno escluse, con decorrenza 19 settembre 2011, dallo Stoxx Europe 50, sorta di paniere sovranazionale che raccoglie le blue chips europee.

L’importantissima uscita di scena, spiegata con l’ormai ridottissima, ovviamente a livello europeo, capitalizzazione dei due istituti italiani è accompagnata da quella, altrettanto importante, di SocGen e Nokia.

JP MORGAN TAGLIA PREVISIONI UTILI BANCHE ITALIANE

Target price Mps tagliato da Citigroup

A Piazza Affari il titolo Banca Monte dei Paschi di Siena segna una flessione di oltre due punti percentuali a 0,4228 euro, sulla scia della valutazione negativa arrivata dagli analisti di Citigroup.

La banca d’affari a seguito della diffusione dei conti semestrali da parte della banca senese ha deciso di confermare il rating “hold” sull’azione ma al tempo stesso ha tagliato il target price da 0,60 a 0,54 euro. Il taglio del target price, in particolare, altro non è che una conseguenza del taglio delle stime 2011-2013 di Mps in media dell’8%.

UBS scissione e trasferimento investment banking

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, UBS avrebbe allo studio la scissione della divisione investment banking e il trasferimento della relativa sede operativa a Londra, New York o Singapore, ovvero in una delle piazze finanziarie più attive dal punto di vista della divisione investimenti.

Secondo le indiscrezioni pubblicate dal quotidiano statunitense, l’intenzione è quella di sottrarre le attività dell’investment banking alla costante pressione delle autorità di regolamentazione elvetiche, soprattutto per quanto riguarda le regole della Banca centrale svizzera e della Finma, ossia l’organismo di vigilanza dei mercati finanziari svizzeri.

Trimestrale Barclays gennaio marzo 2011

Barclays ha archiaviato il primo trimestre 2011 con risultati deludenti che hanno causato un forte calo della quotazione alla Borsa di Londra, dove in tarda mattinata segna una perdita di oltre quattro punti percentuali.

Nel corso dei primi tre mesi dell’anno, infatti, la banca inglese ha registrato un calo del 9% degli utili a 1,66 miliardi di sterline, un risultato inferiore sia agli 1,82 miliardi di sterline registrati nello stesso periodo dello scorso anno sia agli 1,80 miliardi di sterline previsti in media dagli analisti.

Prestito obbligazionario Unicredit allo studio

Secondo quanto riportato da alcuni giornali, Unicredit avrebbe allo studio un bond di tipo subordinato Lower Tier II della durata di 10 anni e di ammontare pari a 750 milioni di euro. Il rendimento dovrebbe essere pari a 245 punti base sul tasso midswap.

Secondo i rumors le banche incaricate di occuparsi dell’operazione saranno Bnp Paribas, Goldman Sachs e Unicredit, inoltre le previsioni vedono che a questo bond venga assegnato rating A1 da Moody’s e rating A- da Standard & Poor’s e Fitch.

Aumento di capitale Intesa Sanpaolo a giugno

A Piazza Affari ieri la quotazione Intesa Sanpaolo ha chiuso la seduta con un rialzo dello 0,95% dopo le perdite registrate nei giorni scorsi soprattutto per via delle voci relative ad una eventuale ricapitalizzazione.

Per sapere se l’istituto guidato da Corrado Passera deciderà di lanciare un aumento di capitale bisognerà attendere il termine della riunione del Consiglio di gestione e del Consiglio di sorveglianza fissata per oggi, anche se probabilmente la decisione verrà resa nota domani contestualmente alla presentazione alla comunità finanziaria del nuovo piano industriale.